15 ottobre 2008

Non basta

quel filo di trucco a nascondere i segni della stanchezza. Mi sorprendi a fissarti nel riflesso del vetro. Abbasso lo sguardo e arrossisco. Qui e' difficile passare inosservati.
Di te mi attirano i nodi che ti stringono il ventre. Ti costringono in una posa austera. Forte.
Elegante.
Mi sembra di sentirlo, il peso di quei nodi. Di afferrarne il senso. Capirne la sostanza.
Senza quei nodi non saresti la stessa.
Senza quei nodi non sarei me stesso. Adesso.
Poi mi giro dopo essere sceso dal vagone. Sei andata ad occupare il mio posto.

tracina - Ueno Tokyo Station
[...for him who thence could solace bring to his dark imagining...]

4 commenti:

ale ha detto...

...a volte le tue parole sembrano foto. Il che è sorprendente. :)

Anonimo ha detto...

il bello è che ogni volta che rileggo ci trovo qualcosa di diverso.
ciau tracina..tutt'appost?

tracina ha detto...

@ale
e ultimamente mi sono anche avvicinato alla fotografia!grazie^^

@dorian
sisi,fra pochi giorni finisce il mio esilio volontario in estremo oriente!la valigia scoppia e non vedo l'ora di tornare!

Anonimo ha detto...

con le parole sei riuscito a fissare quel momento ancora di più che con una foto!