28 agosto 2008

Proprio

come quella sera che tornavo a casa dopo aver provato a telefonare.
Muto, il telefono. Il mio bisogno di comunicare, come sospeso.
E piove anche. Avrei dovuto portare l'ombrello, penso alzando lo sguardo verso casa.
Ed e' li' che li ho visti. Un uomo e una donna. Salire l'ultima rampa di scale prima di fermarsi davanti alla loro porta. Proprio di fronte alla mia. Ridono, prima di entrare in casa. Chissa' cosa si sono detti.
Ho sempre immaginato vuoto, quell'appartamento. Qui, dove ogni stanza racchiude un mondo intero, ho immaginato una casa vuota. Identica alla mia. Vuota e immacolata, pero'.
Sotto la luce del lampione cadono distinte le gocce d'acqua.
Ed e' in quel momento che mi accorgo di essere completamente asciutto. Attraverso di corsa la strada e salgo le scale. Digito il codice per aprire la porta. Mi tolgo le scarpe.
E sono a casa.

Ichikawa mon amour- So lovely was the loneliness
[...so lovely was the loneliness...]

4 commenti:

ale ha detto...

Ho aggiunto il link al tuo blog nel mio, spero nulla in contrario.
Di tanto in tanto ritorno qui a curiosare.
Ale

Anonimo ha detto...

passi domani al pigneto????
:)

tracina ha detto...

@ale
quanto tempo!!!certo che non mi dispiace,anzi ricambio al volo!

@federica
cazzo se solo lo avessi letto prima il tuo commento,un saltino ce lo facevo(se magara!)..auguri fede!!!

ale ha detto...

a volte ritornano :)
...eppure dopo tanto tempo continuo a leggerti con egual piacere e ammirazione. Quasi si sentisse ancora nell'aria Rue de Cascades di Tiersen.
A presto!