16 febbraio 2006

Di nuovo

raccolgo uova di quaglia. In sogno. L'aria è secca. Colorata di seppia. Come se fosse appena piovuta sabbia. Tra sassi impolverati raccolgo tre uova. Ma stavolta è diverso. I gusci sono rotti. Vuoti e secchi. Ci guardo dentro.
Alzo gli occhi da quei buchi nei gusci e sono in un appartamento. E' casa mia. Ci sono un uomo, una donna e una bambina. Io sono l'uomo. Mi vedo attraverso gli occhi della donna. Le imposte sono chiuse. Da fuori filtra la luce del giorno. Spezzando la penombra. E' tutto coperto di polvere. Abbandonato e vecchio. Cerchiamo qualcuno.
Eccola!l'ho trovata, grida la bambina. Sta indicando col dito una poltrona. E' logora e sfondata. Da sotto l'orlo sfilacciato esce una lunga scolopendra nera. Lucida. Percorre qualche metro e si avvolge a spirale. Vicino ai piedi della bambina.


[...things are getting strange I'm starting to worry...]

Nessun commento: