21 giugno 2007

Infilo

la mano nella borsa per prendere le chiavi. E mi sorprendo nel sentirle gelide. Le stringo, godendo di quel gelo. E aspetto di attraversare fissando l'omino del semaforo.
Fa caldo.
Ora l'omino è verde. Ma non mi muovo.
Suo padre è morto perchè si è suicidato dopo aver scoperto la verità su di lui, penso. Forse anche ad alta voce. E' come se mi fossi appena raccontato una verità. Ma è solo uno di quelle menzogne che invento quando qualcuno attira la mia attenzione.
Non è vero quello che ci hanno detto, allora. Dell'infarto. O forse l'infarto è stato una forma di suicidio. Meglio fermarlo, il cuore, piuttosto che farlo battere per quel figlio.
Quel figlio che adesso guardo. Dall'altra parte della strada.
Non è solo. Con lui c'è un ragazzo che porta a passeggio il cane.
Quel figlio sorride in maniera discreta. Nobile. Sempre alla giusta distanza.
Non troppo vicino, nè troppo lontano dall'altro. Ogni sua parola sembra farsi da parte per non risultare troppo ingombrante. Come il suo corpo, con quella giusta distanza.
Che sia quella, l'educazione?
Sua sorella. Hanno lo stesso naso imperfetto. Nobile.
Lei è sempre stata timida ma mai accomodante. Il labbro inferiore leggermente sporgente. Un broncio involontario che le dà un'aria malinconica. I capelli rossi. Mossi e scuri.
La pelle bianchissima.
Quando il padre se n'è andato per un po' non li ho più visti in giro. Poi solo qualche saluto impacciato.
Sono passati anni da allora.
Nel frattempo abbiamo smesso l'abitudine di salutarci, incontrandoci.
E ora quel figlio è lì.
Sorride mentre gli addosso colpe che non ha. E che forse vorrei avere io.

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Letto il titolo pensavo infilassi perline su un filo per una collana. Una collanina colorata di quelle che si fanno da bambini...

Anonimo ha detto...

E' morto il padre dell'omino verde?
e poi mi domando. ma queste cose te le appunti lì x lì? davanti all'attraversamento pedonale?oppure riesci a ricordartele fino a che non sei davanti al pc? io non ci riesco... o magari te le inventi o magari te le appunti su una nuvola e poi la soffi via, verso casa, così la ritrovi lì quando ti siedi davanti al computer e guardi fuori dalla finestra in cerca di una ispirazione

per quanto riguarda megan...
quoto
era anche più discreta in un certo senso. (di lei ricordi il sorrisone non le poppone!)

tracina ha detto...

@artemide
chi ti ha detto del mio hobby segretissimo O_O ???

@disguido
il sorrisone,certo..aha..il sorrisone...sìsì il sorrisone..il famoso sorrisone di megan gale...PORCO!( si scherza eh ;) )
non appunto mai nulla, se non mentalmente. poi torno a casa, racconto tutto al mio staff di scimmiette ammaestrate e tra uno schiamazzo e una buccia di banana mi scrivono il post. Lo pubblico io perchè non gli ho dato ancora la password per entrare nel blog, non è che mi fidi molto.. ;-P

madmac ha detto...

ma come è morto il padre dell'omino verde?! O MIO DIO, OMINO BIANCO, NOOOOO!!!

a parte gli scherzi, mi inchino ancora una volta per questo tuo racconto.

Anonimo ha detto...

bravo! mai dare la tua password alle scimmie, non si sa mai!

@madmac
ma se l'omino bianco era il padre dell'omino verde, la madre di che colore dovrebbe essere? e l'omino rosso? e quello giallo? da dove vengono?

Anonimo ha detto...

Ma non eri tu la scimmietta? ;P

Anonimo ha detto...

No non desiderare le colpe di altri.
Liberati delle tue... e liberane gli altri.

tracina ha detto...

@madmac
oddio,la saga degli omini!!!
(grazie:) )

@benefy
certo,detto da una bertuccia..

@phoenix
la mia è tutta invidia-_-

Il Gabbrio ha detto...

è il mio primo passaggio su questo Blog, complimenti per il raccontino!

tracina ha detto...

@gabbrio
spero non sia l'ultimo :P
grazie:)

Anonimo ha detto...

RRRRRRRRRRodrrrrrrrrrrigo! Trrrrrrrrracina! Ma un paio di nomi con meno R no?

Anonimo ha detto...

necessita di verificare:)