30 settembre 2005

Di ritorno

dal cinema con Miss Bonbon. Lei autobus, io metropolitana. Mi piace aspettare mentre l'autobus se la porta via e io sto fuori e rido e lei è dentro seduta mi guarda e ride. Ci lanciamo baci. Poi parte.
Il mio sorriso dura ancora qualche secondo, poi si spegne.
Scale. Metro. Folla.
Il vagone si riempie alla fermata prima della mia. Devo scendere fra poco. Devo chiedere permesso al muro di persone davanti alle porte. Ma non ci riesco.La voce non esce. Mi guardo intorno e non so cosa fare. Scenderò quando il vagone si sarà svuotato, penso. Poi torno indietro. Tutto ciò non ha senso. Basterebbe farsi avanti. Semplicemente.
I treno rallenta. La mia fermata. Leggo il nome sulla banchina in cerca di conferma. Come se fosse la prima volta che leggo quel nome.
Percorro a mente tutta la strada che dovrò fare a piedi se non riuscissi a scendere.
La mia voce piccola piccola se ne sta rinchiusa in fondo alla gola.
Ma poi è qualcuno che chiede permesso a me. Mi sposto e faccio passare.
Ecco,seguo la scia lasciata da quest'uomo. Prima che le sponde umane che ha separato ritornino ad unirsi riesco ad infilarmi nello stretto corridoio di corpi.
Sono fuori. Ho un vago senso di vertigine. Il treno riprende la sua corsa senza di me, lo sento sfrecciare a pochi centimetri dal mio braccio.
Adesso devo affrettarmi, c'è una cena da preparare che mi aspetta.

[..seek solace sanctuary..]

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