03 ottobre 2005

La via

del ritorno è identica a quella dell'andata. Solo un po' più grigia.
Sono tornato a trovarla. Mia nonna.
E' stata una sorpresa per lei. Prima ha riso e si è guardata intorno con aria smarrita. Poi si è asciugata una lacrima col fazzoletto di carta che aveva in mano.
Mangia un pezzo di torta.
E' felice, lo vedo. Delicatamente la stringo.
Poi mi siedo e l'ascolto parlare. Si lamenta (poco) dei suoi dolori e si lamenta (tanto) delle persone che vivono con lei. Poi facciamo due passi per i corridoi.
Mi guardo intorno quando in realtà dovrei fissare il pavimento e stare attento a che non cada.
Non posso evitare di cercare lo sguardo di chi mi circonda. Cerco qualcosa nei loro occhi.
E trovo tutto tranne che morte e rassegnazione.
Qui hanno tutti una gran voglia di vivere. Di restare. Ancora un altro po'.
Ma sono io che desidero questo per loro.

Fa freddo. E l'aria è così trasparente che fa male agli occhi.
Ho recitato bene la mia parte qui, ora vorrei solo veder calare il sipario.
La via del ritorno è grigia di pioggia. Gocce che non bagnano il mio cuore.
Gli scivolano sopra. Come fosse fatto di vetro.

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