17 marzo 2007

Nell'angolo

un grosso e vecchio tubo. Dipinto di bianco. Come la parete.
Sporco, di polvere.
Nove file di mattonelle. Bianche. Smaltate.
Ha l'aria di essere spesso, il tubo. E nel punto in cui sparisce dietro alle mattonelle è ricoperto di calce bianca.
Per quasi mezzo metro sembra ricoperto di panna montata.
Immagino lo stupore che proverei se il mio dito vi affondasse dentro. Per davvero.
Avrei il coraggio di assaggiarla quella calce di panna montata?
Oppure laverei subito il dito nel lavandino che sta lì di fianco?
Niente è più come era un tempo, in questo posto. Niente mi è familiare.
Il rumore di fondo che copre voci e rumori è scomparso. Sostituito dal sibilo che viene dall'alto del soffitto, tra i tubi.
Solo il disagio è lo stesso.
E la sensazione che l'acqua che esce da quel rubinetto sia sempre sporca.
E non lavi via nulla.

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