18 settembre 2006

Il palazzo

di fronte si riflette nelle gocce d'acqua ferme sul vetro della finestra. Fuori piove ancora.
Vorrei uscire.
Se per entrare ho spinto per uscire dovrò tirare. Penso questo uscendo dal bagno del locale.
Non ho preso punti di riferimento così rischio di perdermi. Mi guardo intorno.
Cerco il tavolo. Ma sono girato dalla parte sbagliata e non lo vedo. Non subito.
Torno a sedermi. Fuori piove ancora. Edera verde attraverso i vetri. Dall'altra parte della strada, sulla cancellata della chiesa.
Tepore. E parole.
E la sensazione di essere in viaggio. Anche perchè intorno a noi tutti sono stranieri. E così anche noi lo diventiamo.
Nessuno dei due ha scelto il posto comodo, anche questo penso.
Una goccia di cioccolata sul tavolo. Quando, mi chiedo mentre col bordo di una bustina di zucchero la tolgo via.
Poi usciamo. Fuori piove ancora. Ma smette quasi subito.
Il cielo si riflette a terra. L'asfalto non è più nero.
Mi fermo.
Voltandomi in tempo per vedere la sua nuca sparire mentre scende le scale della metropolitana.
Ci siamo appena salutati. Pochi metri e sono a casa.
Tepore. E parole.


[...ah, this tooth is warmthlike...]

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