14 luglio 2006

Ripete

il mio nome tre volte. Quasi fosse un mantra. Poi sorride. Forse ha capito. Mi chiedo in quanti qui dentro conoscono il segreto che io conosco. Il sorriso si trasforma presto in una risata sarcastica. Il rito è concluso come pure il mio apparente tormento.
Apparente.
Perchè io non sono come realmente appaio. Sono Vuoto. E queste parole non colgono proprio un bel niente. Anche lei lo ha detto. Di me.
Mentre torno a casa il mio pensiero non si è mosso ancora. E' rimasto fisso sul mio oggetto di meditazione. Un attaccamento che non mi farà progredire sul Sentiero. Ma è un meraviglioso attaccamento. Perchè doloroso nella sua distanza.
Due notti insonni ed un altro sogno che mi sbatte in faccia la verità. Ma è la mia verità. Perciò fa ancora più male.


[...voglio che tu,tu piano piano faccia strage di me...]

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