20 luglio 2006

Cammino

di notte. Ritorno verso casa. Prima però devo dare un ultimo sguardo indietro. L'incontro di un minuto. E svanisce l'euforia di una serata.
Cammino di notte. Ritorno verso casa. Alzo lo sguardo e vedo. Una piccola ferita nel cielo. La luna. Mi sento meno solo.
Due ragazzi stranieri mi chiedono un'informazione. Vorrei fingere di non capire. Di non sapere. Avanti fino in fondo alla strada. Poi al semaforo girate a sinistra. Camminate ancora un po' e poi vi arrangiate.
Cammino di notte. Ritorno verso casa. Lei è sempre lì, che mi guarda. Ma io guardo per terra. La mano in tasca stringe un fazzoletto di stoffa rossa. Penso a lunedì notte. A quella voce lontana che canta. La luna è liquida. Questo mi viene da scrivergli. Ma non lo scrivo. Perchè non capirebbe.
Cammino di notte. Ritorno verso casa. Ho fame. Sento le braccia vuote. Ma non mi fermo davanti a quei vassoi pieni di dolci. La mia anima è anoressica. Storce lo sguardo.
Cammino di notte. Ritorno verso casa. Di nuovo da lontano mi giungono parole. Inaspettatamente rispondono alle mie. L'eco è perfetta. La risposta mi sorprende. E' quello di cui avrei bisogno adesso. Solo un abbraccio. Silenzioso e semplice.
Lei, la luna, ora è sparita dietro un palazzo. Corro in mezzo alla strada per vederla di nuovo.
C'è ancora. Solo per me.

stray sheep, stray sheep
[...la luna è liquida ed io mi sento invisibile...]

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