19 aprile 2006

Vai

a prenderla, dice sorridendo.
E' felice e anche un po' imbarazzata. Perchè sa di aver creato qualcosa di perfetto.
Forse come me ripensa a quando eravamo bambini.
Quando ho fatto la mia prima vera vacanza a casa sua. Io da solo. Senza genitori e nonni.
Quando andavamo a caccia di lucertole. Da mettere sotto spirito. Crudeltà che solo un bambino può concepire.
Quando ci costruimmo la nostra casa. Di cartone e cassette di legno per la frutta.
C'erano anche i fiori alla finestra.
E l'orzo al posto del caffè. E il rosso d'uovo. E le gare a chi finiva prima.
Ora c'è una vera casa al posto della nostra. La sua. E di suo marito. E di sua figlia.
Sua figlia.
Non ho voluto vederla in foto dopo che è nata. La prima volta doveva essere occhi negli occhi.

gaetano minale-giovane contadina abruzzese
[...l'eterno delle tue parole sparse...]


Adesso dorme. Chissà quali sogni stringe in quei piccoli pugni.

2 commenti:

Pirucca ha detto...

ma... questo quadro?
di chi è?

tracina ha detto...

è di un artista abruzzese, gaetano minale, e il titolo dell'opera è "giovane contadina abruzzese".