02 gennaio 2006

Mi fa

notare come di volta in volta aumentino ai suoi occhi gli oggetti presenti nella mia stanza.
Viene a trovarmi raramente. L'ultima volta un anno fa, forse. Sembra sempre stupirsi. Guarda il mio scaffale e sfiora col dito ogni cosa. Quasi volesse carpirne i segreti. Poi ne afferra uno. La conservi ancora, dice.
Certo.

E' un tuo regalo. Vedo ancora i miei occhi di quel giorno. La mia mano che afferra quella scatolina di latta. Sul coperchio c'è un gatto. Riposa, gli occhi socchiusi, sullo schienale arabescato di una poltrona. Mi colpisce il senso di intimità che mi trasmette. Penso a quante mani hanno tenuto quella scatolina prima delle mie. Vedo altri occhi simili ai miei. Poi la mia mano la rimette al suo posto. Rinuncio.
Continuiamo a camminare. Pochi metri, mi volto e non ci sei. Ma ecco, il tuo sorriso da bimba colpevole mi si para davanti.
Mi prendi la mano e ci metti dentro la scatolina. E continuiamo a camminare. Come se niente fosse.
Come se.


[...in the sun I feel as one...]

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