24 gennaio 2006

Esco

di casa per andare al negozio di ricambi. Sono due settimane che lei mi ha chiesto di farlo. Nella busta il pezzo da sostituire. Cavo. E spina. Cuore. E cervello. Vado a piedi anche se non è vicino. Perchè la strada è bella, penso.
E' bella perchè c'è sempre poca gente.
E' bella perchè le palazzine sono basse.
E' bella perchè c'è un lungo viale alberato. Alberi neri. Senza foglie. Mi fanno pensare alla glassa di cioccolato fondente di quei dolci che ogni domenica vedevo nella vetrina. Una glassa ruvida. Una corteccia.
Due settimane. Qualcuno ha vomitato vicino alla fontanella. Due settimane. Un uomo è inginocchiato verso La Mecca. Due settimane. Ripeto a memoria nome e modello. Due settimane. Oggi c'è vento. Due settimane. Sono già fuori e torno verso casa.
Dietro l'angolo mi fermo e rido. Ma gli occhi mi bruciano un po'. Colpa del vento, mi dico.
Puntualmente ci penso. Ai tre monaci.
E' la bandiera che si muove. E' il vento che si muove. E' la mente che si muove.
Supero il portone di casa e continuo a camminare. Cerco una bandiera.
La trovo. E la fisso per un po'.


[...say goodbye to another day...]

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