18 settembre 2005

La sua voce

è strana al telefono.
Ma non dipende da lei. Nè dai chiometri tra il mio e il suo apparecchio.
E' una distanza mentale la nostra. Vorrei parlarle per ore, chiederle cosa ha fatto dal giorno in cui ci siamo salutati fino al momento in cui ha preso in mano la cornetta e ha deciso di chiamare.
Parliamo invece pochi minuti.
Le vibrazioni della sua voce sono diverse. Sembra voglia dirmi qualcosa che non riesce a dire.
Ma è tutto nella mia mente.
E' sempre tutto nella mia mente.

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